Non c’è due senza tre, dopo Assisi e Roma quest’anno Via del Dono porterà 15 Cavalieri del Dono da Verona a L’Aquila, precisamente l’arrivo è fissato a Paganica al Monastero delle Sorelle Povere di Santa Chiara.

Per noi infatti non è un semplice giro in bicicletta ma molto di più, è certamente una sfida ai nostri limiti sportivi, una impresa di gruppo, ma anche un percorso spirituale e soprattutto la voglia di coinvolgere amici e conoscenti nella fantastica esperienza del dono e del donarsi.

Personalmente quest’anno c’è tanto di più.

Il donarsi come donatori di sangue è un grande aiuto per chi ha bisogno nei momenti difficili della vita, Fondazione Più di un Sogno ha voluto una sezione ASFA al proprio interno, perché donare il sangue è donare vita.

Inoltre raccoglieremo fondi per la ristrutturazione della “Casa delle Zie” (La Casa delle Zie – Più di un Sogno), un progetto che è già segno del dono e che mi vede coinvolto come padre.

Una abitazione chiamata appunto la “Casa delle Zie”, messa a disposizione dalle zie di mia figlia Sara, per ospitare alcuni ragazzi con disabilità intellettiva in residenza definitiva fuori dal proprio nucleo famigliare, assieme a Sara inizialmente 4/5 ragazzi, destinati ad aumentare a progetto avviato.
La casa ospiterà anche alcuni amici di Sara in formazione alla vita indipendente e dei laboratori occupazionali per una quindicina di ragazzi.
La ristrutturazione prevede un investimento di circa 100.000€, con Via del Dono i Cavalieri del Dono sperano che la vostra generosità sia pari o addirittura maggiore dello scorso anno, quindi il 15/20% del costo vorremmo poterlo coprire.

Per quanto mi riguarda la vostra adesione a Via del Dono significa avervi partecipi al mio fianco a completare un tassello importante di tutta la mia storia di papà di Sara: il momento più complesso, quello di lasciarla andare, come è stato lo scorso anno con Enrico e quest’anno con Cecilia.

Quindi il percorso verso Paganica coincide con il traguardo del mio percorso generativo: dopo aver sognato di avere dei figli, di averli curati al meglio delle mie possibilità, li vedo uno dopo l’altro avviarsi verso la loro vita, verso il loro nuovo nucleo famigliare, ognuno con le sue differenze e opportunità di generare nuova vita o anche solo vita nuova.

Pedalerò, suderò, faticherò per oltre 600 KM ma il mio cuore sarà leggero, perché certo di aver compiuto gran parte di ciò che è stato chiesto ad un padre dal primo vagito di un figlio.
L’avete capito, per me, questo viaggio sarà comunque un successo, lo sarà ancor di più se tanti amici e conoscenti attraverso il loro dono saranno con me, con noi, per regalare più vita, nuova vita o vita nuova.

Donate ora, la classifica tra Cavalieri è un gioco per coinvolgervi, ma la cosa importante è donarsi tutti assieme una vita migliore. Grazie.

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